SERVIZI

 

La nostra Cooperativa Sociale

La Cooperativa Sociale Centro Felicemente svolge la propria attività a Cusago (MI).
Oltre alle attività storiche di sostegno e terapia in Logopedia, Psicomotricità, sostegno Psicologico, Psicoterapia, Fisioterapia, offriamo anche servizi di:

  • Neuropsicologia e Neuropsichiatria infantile (indirizzate ai sempre più diffusi problemi di apprendimento come DSA e BES)
  • Mediazione familiare dedicata ai genitori che devono affrontare il loro ruolo parentale pur in situazione conflittuale
  • Potenziamento cognitivo attraverso il metodo Feuerstein
  • Terapie cognitivo-comportamentali A.B.A. per l’ autismo

Logopedia

In età evolutiva la logopedia tratta tutti i disturbi legati alla comunicazione, l’evoluzione del linguaggio verbale e scritto attraverso il gioco guidato. In età
adulta si interviene con terapie mirate su patologie specifiche. E’ possibile, inoltre, realizzare un trattamento di tipo mio-funzionale sia in età evolutiva che adulta atto a riequilibrare i muscoli della masticazione, deglutizione ed articolazione.
In età adulta e senile la logopedia si occupa di riabilitare le funzioni connesse alla comunicazione verbale, alla comprensione, alla memoria e di educare ad
una corretta deglutizione, in particolare legata all’alimentazione.

INDICATA PER :

  • Ritardo di linguaggio
  • Difficoltà di apprendimento
  • Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA quali dislessia, disortografia e discalculia)
  • Disturbi specifici del linguaggio (disfasia)
  • Disartria
  • Balbuzie
  • Ritardo mentale
  • Sindromi genetiche
  • Disturbo misto dello sviluppo
  • Disturbi della deglutizione (deglutizione atipica), disfagia dell’anziano
  • Patologie della voce (disfonie, adulti e bambini)
  • Afasie post-traumatiche e patologie lesionali (ictus, esiti di traumi cranici, patologie neurodegenerative e altre)
  • Disprassia verbale - Tecnica PROMPT

Psicomotricità

La Psicomotricità osserva e sostiene l’attività psichica attraverso il movimento del corpo, con il fine di armonizzare lo sviluppo della persona.
La Terapia Psicomotoria si rivolge a bambini e/o preadolescenti che, per cause diverse (organiche o ambientali) presentano conclamate patologie, ritardi o disarmonie di sviluppo o che sopportano difficoltà importanti nella loro crescita.

Essa interviene, con uno sguardo d’insieme su specifiche aree funzionali:

  • AREA MOTORIA
  • AREA RELAZIONALE
  • AREA PSICOMOTORIA
  • AREA COGNITIVA
  • AREA DEL GIOCO
  • ATTENZIONE

La Terapia Neuropsicomotoria è una branca della Medicina Riabilitativa che si occupa della prevenzione e soprattutto del recupero funzionale e/o del potenziamento motorio, cognitivo e comunicativo e relazionale del bambino. È una disciplina che ha come obiettivo finale quello di permettere INTEGRAZIONE ARMONICA dei diversi aspetti (motori, funzionali, affettivi, relazionali e cognitivi) che consentono di accompagnare il processo di crescita e di ristabilire un’immagine di sé positiva, integrata, solida e strutturata, che favorisca scambi comunicativi ricchi e creativi con l’ambiente e con le persone che lo popolano.

Il presupposto di fondo è che il piacere intrinseco alla possibilità di incidere sull’ambiente attraverso azioni, gesti e/o parole e relazioni, funzioni per il bambino come uno stimolo a muoversi, esprimersi e comunicare utilizzando il suo patrimonio funzionale, anche quando questo non sia completamente integro.

Nella seduta di psicomotricità vengono incoraggiate le ABILITÀ ESPRESSIVE e prese in considerazione le peculiari caratteristiche di ogni soggetto, a seconda della sua personalità, della tappa evolutiva che sta attraversando e considerando i limiti dovuti ad una eventuale patologia.




IN PSICOMOTRICITA’ VENGONO UTILIZZATI:

L’esplorazione senso motoria e l’utilizzo di spazi e oggetti, l’attività motoria, il gioco, la relazione terapeutica, le attività espressive corporee, vocali, musicali, grafiche e plastiche e il rilassamento.

INDICATA PER:

  • Ritardo psicomotorio
  • Ritardo neuromotorio, degenerazione neuromotoria
  • Disturbi della coordinazione (disprassia e altri)
  • Disgrafia (disturbo specifico della scrittura)
  • Deficit di attenzione e iperattività ADHD
  • Disturbi emotivo-relazionali (disturbi della regolazione, disturbi dell’attaccamento, autismo, disturbo generalizzato dello sviluppo DGS e altri)
  • Difficoltà comportamentali (iperattività, inibizione, disturbo oppositivo-provocatorio e altri)
  • Disturbi comportamentali da neurodegenerazione (wandering, aggressività, agitazione, insonnia e altri)
  • Disturbo misto dello sviluppo
  • Ritardi cognitivi
  • Sindromi genetiche
  • Obesità e altri

Psicologia e Psicoterapia

L’attività dello psicologo è rivolta a bambini, ragazzi e adulti che possono incontrare difficoltà di natura emotiva, relazionale, intellettiva.
È inoltre indirizzata a genitori ed educatori nei quali possono insorgere dubbi o preoccupazioni legate al loro ruolo.

TIPI DI INTERVENTO:

  • diagnosi e valutazione psicologica
  • diagnosi, valutazione e terapia per DSA
  • consulenza psicologica
  • psicoterapia individuale o di gruppo
  • terapia familiare
  • terapia di coppia
  • terapia EMDR

INDICATA PER:

  • Disturbi alimentari
  • Disturbi del sonno
  • Disturbi della condotta (aggressività, disturbo oppositivo-provocatorio, condotta asociale)
  • Disturbi dell’umore
  • Disturbi della regolazione emotiva
  • Disturbi dell’attaccamento
  • Autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo DGS
  • Disturbi d’ansia, depressione (primaria e secondaria)
  • Psicosi
  • Nevrosi
  • Disturbo compulsivo-ossessivo
  • Disturbo post traumatico da stress
  • ADHD

Neuropsicologia – DSA

In età evolutiva, la neuropsicologia si occupa della valutazione e del trattamento/potenziamento delle funzioni cognitive del bambino (ossia attenzione, linguaggio, memoria, percezione, prassie) e degli apprendimenti (lettura, scrittura e calcolo).
Si occupa inoltre della riabilitazione di eventuali deficit cognitivi e delle annesse implicazioni di tipo psicologico, affettivo e di personalità.
In età adulta e senile, con le persone affette da patologie neurodegenerative, la neuropsicologia offre validi strumenti di mantenimento delle abilità cognitive residue (in ambito linguistico, della memoria e delle capacità di attenzione), a partire da un’approfondita valutazione.

IL LAVORO DEL NEUROPSICOLOGO SI ARTICOLA IN:

• Attività di potenziamento delle funzioni cognitive di base e degli apprendimenti tramite giochi ed esercizi
• Accompagnamento alla individuazione e utilizzo di strategie compensative per meglio valorizzare le competenze presenti
• Sviluppo di uno stile metacognitivo di approccio al compito, ossia di riflessione e consapevolezza sui processi mentali e sui propri punti di forza e di debolezza.

INDICATA PER: 

  • Disturbi dell’apprendimento (dislessia, disortografia e discalculia)
  • Disturbi dell’attenzione, memoria, percezione
  • Ritardo mentale o profilo cognitivo borderline
  • Patologie neurodegenerative senili e invecchiamento

Neuropsichiatria infantile

Il neuropsichiatra infantile è un medico specializzato che si occupa della prevenzione, della diagnosi, della cura e della riabilitazione di patologie neurologiche, neuropsicologiche e psichiatriche che possono incorrere da 0 a 18 anni. Questo specialista entra in gioco nel caso di patologie come paralisi cerebrali infantili, epilessia, disturbi del neurosviluppo (come ADHD oppure il disturbo dello spettro autistico) fino ai disturbi dell'apprendimento e può lavorare sia nelle Asl/strutture ospedaliere che nei centri privati. Spesso lavora in equipe insieme ai logopedisti, agli psicologi dell'età evolutiva e ai terapisti della neuro psicomotricità dell’età evolutiva, seguendo il percorso diagnostico- valutativo e condividendo gli obiettivi di un percorso riabilitativo.

La famiglia si rivolge al neuropsichiatra infantile quando insorge una difficoltà in un bambino/adolescente in ambiti neurologico, psichiatrico o neuropsicologico. Ad esempio nel momento in cui i genitori si accorgono che può esserci un ritardo nell'acquisizione del linguaggio o dello sviluppo motorio, oppure difficoltà nell'apprendimento scolastico o ancora se il bambino manifesta un possibile disturbo dell'umore (es.ansia o depressione). Le segnalazioni non arrivano solo dai genitori ma anche dalle insegnanti o dai pediatri che indirizzano la famiglia verso una visita specialistica.

La visita del Neuropsichiatra Infantile è essenziale per comprendere la reale difficoltà del bambino e individuare la migliore strategia di intervento per aiutarlo, dandogli i giusti strumenti per affrontare la sua difficoltà.

Numerosi studi sulla diagnosi precoce fanno leva sul fatto che la plasticità neuronale durante la fase evolutiva è molto elevata: questo significa che intervenendo prima si può veramente fare la differenza. Ad esempio, nel caso dei bambini a cui viene diagnosticato il disturbo dello spettro autistico, fare una diagnosi entro i primi tre anni di vita significa iniziare un percorso terapeutico molto precocemente, che permette al bambino di migliorare e acquisire nuove competenze negli ambiti che a lui sono più difficili. Anche diagnosticare precocemente un disturbo dell’apprendimento è fondamentale, poiché il bambino potrà usufruire degli strumenti compensativi e dispensativi adatti che gli permetteranno quanto prima di avere un apprendimento adeguato alle sue necessità. È fondamentale farlo quanto prima anche per evitare che il bambino emotivamente si senta “sbagliato” o non adeguato rispetto ai suoi compagni di classe che magari possono avere un apprendimento più veloce. In tal modo si rafforzerà anche la sua autostima e si potenzieranno le sue capacità tramite gli strumenti forniti.

La nostra equipe è costituita da medici e terapisti specializzati nell’ambito clinico- diagnostico e, posta la diagnosi, si rende disponibile per offrire un supporto sinergico a famiglie, insegnanti e altri specialisti coinvolti nell’intervento sul bambino/ragazzo.

Metodo Feuerstein

Basato sul concetto di modificabilità cognitiva strutturale, questo metodo insegna come imparare, sposta l’attenzione dai risultati ai processi, al come si arriva ai risultati. Mira a formare delle competenze applicabili alle diverse situazioni di vita.

Si struttura in 3 strumenti fondamentali:

1 - LPAD (Learning Potential Assesment Device)
Sistema di valutazione del potenziale di apprendimento. A differenza del test standard, LPAD è strutturato in modo da conoscere come il soggetto impara, quali sono le funzioni cognitive carenti. Non si ferma alle risposte date, ma “media” la possibilità di arrivarci.

2 - PAS (Programma di Arricchimento Strumentale)
Composto da 14 strumenti, composti da una serie di esercizi di difficoltà crescente, che si pone come obiettivo il superamento delle funzioni cognitive
carenti.

3 - EAM (Esperienza di apprendimento mediato)
Il prof. Feuerstein sostiene e pratica la pedagogia della mediazione, che è uno stile di relazione che si pone nei confronti del soggetto con l’assoluta convinzione del cambiamento.
Il mediatore è una persona che si fa carico in modo intenzionale degli apprendimenti del bambino nei seguenti modi:  seleziona gli stimoli, amplifica, modifica, filtra, “altera” le condizioni naturali degli stimoli, che sarebbero casuali, per creare condizioni più favorevoli all’apprendimento.

Gruppi di Potenziamento Cognitivo con il Metodo Feuerstein

Durante questi incontri si sperimenteranno alcuni strumenti del Programma di
Arricchimento Strumentale (PAS) con i seguenti obiettivi:

  • Sperimentare e acquisire consapevolezza delle proprie capacità e competenze
  • Acquisire un metodo per imparare e per studiare
  • Migliorare il proprio senso di competenza e incrementare l’autostima
  • Potenziare le abilità scolastiche 

    Prima di avviare il percorso si terrà un incontro per genitori per coinvolgerli direttamente nel processo di apprendimento. Utile anche un incontro individuale con ciascuno dei bambini che parteciperanno al gruppo. Alla fine del percorso è previsto un incontro di restituzione alle famiglie, sia di gruppo sia individuale.

INDICATA PER:

Tale metodo viene applicato in diverse situazioni: ritardi mentali, difficoltà di apprendimento, formazione in ambito aziendale. Tale diversificazione è giustificata dal fatto che la metodologia e gli strumenti utilizzati, possono essere applicati a livelli diversi e hanno l’obiettivo di rendere il soggetto protagonista attivo del suo apprendimento a partire dalla consapevolezza delle operazioni mentali e delle strategie, che ciascuno utilizza nei processi di apprendimento e risoluzione. Viene applicato sia individualmente sia in gruppo.

Mediazione Familiare

La mediazione familiare è un intervento pensato per genitori, conviventi o sposati in fase di separazione, separati o divorziati che vivono una situazione di disagio e conflittualità, in relazione alla gestione dei figli.
IL PERCORSO E’ FINALIZZATO: Al recupero delle capacità di comunicazione e collaborazione, per definire accordi e prendere decisioni condivise anche nella quotidianità, partendo dai bisogni dei figli.
INDICATA PER: Situazioni di difficoltà relazionali, emotive, educative o psicologiche in relazione a separazione o divorzio della coppia con figli.

Metodo cognitivo-comportamentale A.B.A. per l’ autismo

La metodologia ABA per l’autismo, il cui acronimo vuol dire Analisi Comportamentale Applicata, è la scienza applicata che deriva dalla scienza di base conosciuta come Analisi del Comportamento Secondo Baer, Wolf e Risley (1968), l’applicazione dei principi del comportamento è tesa ad incrementare e migliorare specifici comportamenti considerati socialmente significativi. In altri termini la terapia ABA cerca di comprendere in che modo i comportamenti si modificano o come possono essere influenzati dall’ambiente esterno, in modo tale da applicare tali principi per ampliare il repertorio comportamentale di persone.

Le “Linea guida 21 per Il trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) nei bambini e negli adolescenti” consigliano l’utilizzo delle procedure derivate dall’ABA per il trattamento di dette condizioni, alla luce dei numerosi studi che ne sostengono l’efficacia nel migliorare le abilità intellettive, il linguaggio, i comportamenti adattivi ed, in generale, la qualità della vita in bambini con ASD (e non solo!).

I profili delle figure coinvolte:

SUPERVISORE ABA
psicologo / psicoterapeuta o medico che ha conseguito una specifica formazione in qualità di supervisore per gli interventi ABA.

I principali compiti di un supervisore ABA sono:

Raccogliere dati: uno degli aspetti cruciali del lavoro di un supervisore ABA consiste non nell’emettere giudizi sui comportamenti oggetto di intervento, ma descriverli facendo riferimento a caratteristiche osservabili e misurabili. L’Analisi del Comportamento, infatti, in quanto scienza, è basata solamente su evidenze empiriche e non su considerazioni non supportate da dati;

Formulazione di un progetto terapeutico personalizzato e condiviso: ogni bambino con un disturbo dello spettro autistico (e non solo) è un individuo unico ed irripetibile, pertanto l’intervento sarà altamente individualizzato. Un progetto terapeutico che potrebbe funzionare bene per un cliente potrebbe risultare inadeguato per un altro. Dopo diversi incontri individuali con il bambino e la famiglia, il supervisore svilupperà un programma di intervento personalizzato basato sui problemi specifici della persona e sulle sue capacità di apprendimento;

Ascolto: la presa in carico del supervisore è globale rispetto ai bisogni del bambino e del contesto familiare che lo circonda. Offrire programmi di formazione rivolti ai genitori, spiegare loro i punti di forza e di vulnerabilità del bambino, illustrare strategie comportamentali da adottare a casa o quando si è lontani dal centro di trattamento, risulta fondamentale per la buona riuscita del progetto terapeutico;

Coordinamento e supervisione del team di intervento: formare il resto dell’equipe multiprofessionale (costituita per lo più da terapisti ABA e da altre figure di riferimento rilevanti per il contesto di vita del bambino) e monitorare l’andamento dell’intervento garantendo la coesione del team costituiscono tra gli incarichi di primaria importanza della figura del supervisore.

TERAPISTA ABA
Un terapista di analisi applicata del comportamento (noto anche come operatore ABA o tutor ABA) è specializzato nell’insegnamento delle procedure e delle strategie comportamentali rivolte a bambini con disturbo dello spettro autistico (ASD) o con disabilità fisiche e mentali. Pertanto i terapisti ABA trascorrono gran parte del proprio tempo in un contesto individuale con bambini, giovani o adulti con difficoltà di apprendimento (soprattutto autismo), trasmettendo strategie per una comunicazione efficace e per apprendere a gestire l’interazione sociale. I terapisti ABA lavorano sotto la stretta supervisione di un analista del comportamento.

Ecco alcuni compiti specifici della figura del terapista ABA:

  • Implementare programmi di comunicazione in sessioni uno a uno con il cliente
  • Compiti di natura interpersonale, come costruire una buona relazione con il bambino con spettro autistico e la sua famiglia
  • Prendere a mano note per ciascuna sessione, inserire i dati in un database
  • Compiti di tipo analitico, come osservare il comportamento del bambino e quindi applicare una strategia di riabilitazione idonea
  • Monitorare gli esiti dell’intervento.

 

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